SINDACI SUPPLENTI
Angela Florio
Domenico Sapia
Siamo la banca di promozione e sviluppo dello Sport e della Cultura con il mandato istituzionale di favorire la crescita del Paese secondo i principi di sostenibilità, responsabilità sociale ed equità intergenerazionale.
Siamo leader nel finanziamento di impiantistica sportiva grazie all’esperienza consolidata in oltre sessant’anni di attività, contribuendo alla realizzazione e riqualificazione di più di 42.000 strutture in Italia.
Siamo promotori di finanza generativa per il settore culturale con un supporto finalizzato a valorizzare il patrimonio storico-artistico italiano e a sostenere gli investimenti dell’industria audiovisiva nazionale.
Siamo partner di riferimento di enti pubblici e soggetti privati per la realizzazione di grandi e piccoli progetti nel campo delle infrastrutture sportive e culturali, anche nell’ambito di meccanismi di partenariato pubblico-privato.
Siamo vettore di finanza agevolata per gli investimenti nei settori Sport e Cultura, facendo leva su una pluralità di Fondi Speciali di titolarità dello Stato dati in gestione separata e gratuita all’Istituto. Attraverso il Fondo Contributi negli Interessi, il Fondo di Garanzia e il Fondo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, offriamo mutui a tassi agevolati e la copertura fino all’80% delle garanzie da prestare sugli stessi finanziamenti.
Dal 2008 abbiamo adottato il Codice Etico, i valori morali e sociali che possono essere considerati i nostri principi fondamentali secondo i quali l’azienda e il suo capitale umano interagiscono.
Eventuali segnalazioni possono essere inviate a: organismodivigilanza@creditosportivo.it
Ordinario di Economia e Finanza Internazionale presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Presidente della Fondazione Tor Vergata e della Fondazione Manlio Masi.
In precedenza, tra gli altri incarichi, è stato Presidente di SACE Spa, Preside della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, Presidente dell’ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero.
SINDACI SUPPLENTI
Angela Florio
Domenico Sapia
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IN AGGIORNAMENTO
1957 – LA NASCITA DELL’ISTITUTO
Con la legge n. 1295 nasce l’Istituto per il Credito Sportivo.
Viene anche istituito il “Fondo speciale per la concessione di contributi
in conto interessi”, gestito dall’ICS e alimentato dal gettito proveniente
dal Totocalcio.
1959 – IL PRIMO MUTUO
Concessione del primo mutuo per la realizzazione della piscina di Angri
(Salerno). Già alla fine del primo esercizio, registriamo un utile di 153
milioni di lire, a fronte di 156 mutui erogati per un importo di quasi
3 miliardi di lire.
1983 – L’APERTURA AGLI ENTI PRIVATI
Con la legge n. 50, il credito si allarga a soggetti privati, quali federazioni,
società e associazioni sportive, enti morali e di promozione sportiva.
Vengono stanziati 10 miliardi di lire per abbattere le barriere architettoniche
negli impianti esistenti
INIZIO ANNI ’90 – FINANZIAMENTI ALLE PARROCCHIE ED ENTI RELIGIOSI
Sigla di una convenzione che segna una svolta nell’attività dell’Istituto: vengono stanziati 25 miliardi di lire in 5 anni per la programmazione di finanziamenti per la costruzione o l’ammodernamento di impianti sportivi nelle parrocchie e negli istituti religiosi.
FINE ANNI ’90 – L’IMPEGNO NELLE ZONE DISAGIATE
Avvio di investimenti per nuove strutture sportive in zone disagiate
anche grazie al progetto “Punti Verdi Qualità” nel Comune di Roma.
Nascono sportelli informativi presso i comitati provinciali del Coni
e aumentano le convenzioni con le federazioni affiliate.
2000 – LA CRISI DEL TOTOCALCIO
Si assiste alla crisi del gioco del Totocalcio, fonte principale del
finanziamento a tutto il mondo dello sport italiano, con conseguenti minori entrate per il Credito Sportivo. Con il DPR n. 453, si consente l’accesso ai mutui a ogni soggetto pubblico e privato che persegua finalità sportive.
2008 – IL CODICE ETICO
L’Istituto si dota di un Codice Etico contenente i principi morali
e sociali fondamentali secondo i quali l’azienda e il suo capitale
umano interagiscono
2011 – IL COMMISSARIAMENTO
Dal 17 giugno 2011 inizia un periodo di commissariamento governativo,
che si è protratto 1 fino al 31 dicembre 2011, in forza di tre Decreti del
Presidente del Consiglio dei Ministri di nomina degli Organi della procedura
e di proroga delle cariche.
2012 – L’AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA
inizia il periodo di Amministrazione Straordinaria, proposto da Banca
d’Italia con Decreto del MEF del 28.12.2011 ai sensi dell’art. 70, comma 1,
lett. A) del TUB per mancanza degli ordinari organi sociali e del Direttore
Generale, figura apicale della struttura interna operativa.
2014 – IL NUOVO STATUTO
Approvazione di un nuovo Statuto.
2018 – IL RITORNO ALL’AMMINISTRAZIONE ORDINARIA
Il 28 febbraio, ai sensi dell’art. 72, comma 3, del TUB, cessano le funzioni
degli Organi straordinari e si chiude la procedura di Amministrazione
Straordinaria. Entrano in carica, a far data dal 1° marzo 2018,
gli Organi aziendali precedentemente nominati.
2020 – LA BANCA SOCIALE E IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE
Con il nuovo Piano Industriale 2020-2023, l’Istituto si pone come obiettivo
quello di trasformarsi in una Banca Sociale per lo Sviluppo Sostenibile
attraverso lo Sport e la Cultura. A fine 2020 per l’esecuzione del Piano
viene nominato un nuovo Direttore Generale.
Con il nuovo Piano Industriale 2020-2023, l’Istituto si pone come obiettivo
quello di trasformarsi in una Banca Sociale per lo Sviluppo Sostenibile
attraverso lo Sport e la Cultura. A fine 2020 per l’esecuzione del Piano
viene nominato un nuovo Direttore Generale.
Con il nuovo Piano Industriale 2020-2023, l’Istituto si pone come obiettivo
quello di trasformarsi in una Banca Sociale per lo Sviluppo Sostenibile
attraverso lo Sport e la Cultura. A fine 2020 per l’esecuzione del Piano
viene nominato un nuovo Direttore Generale.
2021 – IL COLLARE D’ORO E LA SOSTENIBILITÀ
L’Istituto ottiene il Collare d’Oro al merito sportivo, la massima onorificenza
del mondo dello Sport. Viene costituito il “Comitato Endoconsiliare
per la Responsabilità Sociale e la Sostenibilità” e viene approvato il primo
“Piano di Sviluppo Sostenibile”, con cui ICS integra le considerazioni
ESG e l’impatto sociale nei principali processi.
2022 – LA PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Viene integrato il Codice Etico con una lista di settori di esclusione,
di riferimenti all’Agenda 2030 e ai nuovi Art. 9 e 41 della Costituzione
Italiana, rendendo l’Istituto una società benefit de facto. Viene emesso
il primo Social Bond di ICS per un valore di 300 milioni di euro.
2024 – ICS DIVENTA ICSC S.P.A.
Il 1° luglio 2024 con l’iscrizione al Registro delle imprese di Roma si conclude il processo di trasformazione dell’Istituto in società per azioni di diritto singolare.
L’Istituto per il Credito Sportivo diventa Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A. (o ICSC S.p.A.).
L’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale S.p.A, in continuità con l’ex Ente Pubblico ICS, continua ad operare come banca per lo sviluppo sostenibile attraverso lo Sport e la Cultura al servizio degli Enti Territoriali, degli Organismi Sportivi, del No Profit e dei privati che investono in infrastrutture sportive e culturali.
Ordinario di Economia e Finanza Internazionale presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Presidente della Fondazione Tor Vergata e della Fondazione Manlio Masi.
In precedenza, tra gli altri incarichi, è stato Presidente di SACE Spa, Preside della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010, Presidente dell’ICE, Istituto nazionale per il Commercio Estero.
Nominato Presidente dell'Istituto per il Credito Sportivo a luglio 2023 dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea ABODI, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, acquisita l’intesa del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Nato a Roma il 7 marzo 1960 e laureato in Economia e Commercio – Profilo di Marketing - alla LUISS.
Il 16 ottobre 2017 viene nominato Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo e, nel ruolo, Presidente del Comitato di Gestione Fondi Speciali.
Il 21 ottobre 2022 è stato nominato Ministro per lo sport e i Giovani.
Nel 2007 viene nominato Presidente Andrea Cardinaletti. Nato a Jesi nel 1957, Cardinaletti è sì un bancario ma anche e soprattutto un grande conoscitore del mondo sportivo.
L’Istituto nel 2008 festeggia il suo 50° anniversario, e il Presidente, che si dedica anima e corpo all’Istituto e alla sua struttura, ne vuole ridisegnare completamente gli assetti.
Il nuovo piano industriale approvato in quegli anni prevede un nuovo piano economico finanziario, ma soprattutto un nuovo piano commerciale: vengono nominati dei referenti commerciali per tutte le regioni d’Italia. La banca dello sport diventa la banca in movimento; grazie agli RCZ viene fornita ai clienti un’assistenza a 360° e viene dato un nuovo impulso allo sviluppo del patrimonio impiantistico su tutto il territorio italiano.
L’attività di Cardinaletti è davvero intensa. Si deve a lui, tra l’altro, il nuovo impegno nel sociale dell’Istituto, che porta un vento nuovo anche in tutte le attività ordinarie della banca.
Tra i numerosi finanziamenti concessi in questo periodo, uno dei più produttivi dal punto di vista degli utili, spicca senz’altro l’operazione Juventus Stadium, voluta e sostenuta completamente dal Presidente Cardinaletti: lo stadio verrà inaugurato proprio nel 2011, anno in cui finirà il suo mandato.
Dal 2005 al 2007 sono gli anni della presidenza del dott. Luigi Terzoli. Nato a Verbania nel 1940, il dott. Terzoli, nel contempo Presidente della Banca Popolare di Intra, è un bancario tout-court, e il suo arrivo avviene in un momento di particolare fermento per l’azienda.
Con il nuovo statuto si è aperta infatti una nuova era: una modifica statutaria ridisegna la fisionomia della banca dello sport, assegnandole nuove ed importanti competenze nell’ambito delle attività culturali che affiancano quelle più tradizionali di finanziamento dell’impiantistica sportiva.
La missione istituzionale continua comunque ad essere prevalentemente indirizzata al sostegno del mondo sportivo; vengono infatti concessi rilevanti finanziamenti per lo sviluppo dell’impiantistica soprattutto nella regione Lombardia, e viene finanziato parte del complesso del Sestriere che ospita i XX Giochi Olimpici Invernali e i IX Giochi Paralimpici del 2006.
E' Andrea Valentini a ricoprire la carica di Presidente dal 2002 al 2005. Nato a Macerata il 14 febbraio del '48, Valentini proviene dal mondo delle banche e si dedica con entusiasmo anche alla nuova avventura del Credito Sportivo. A lui si deve l'apertura di nuove sedi lontane dalla capitale: vengono inaugurate le sedi di Milano, Palermo, Ancona e Reggio Calabria (le ultime due verranno poi chiuse nel 2007). Lo scopo è quello di avvicinarsi al cliente, rendendo più semplice e diretto l’accesso ai finanziamenti. Nel 2005 viene pubblicato finalmente il nuovo statuto che prevede anche l’ampliamento della sfera di competenza ai beni ed alle attività culturali. Il dott. Valentini resterà anche in seguito indissolubilmente legato al mondo dello sport.
Il 2001 è un anno complicato: l'instabilità politica e la crisi del mondo sportivo influiscono negativamente sulla gestione e sull'operatività.
La mancanza di una nomina effettiva fa sì che, come da statuto, a fare le veci del Presidente per un anno, sarà il vice Presidente prof. Giuseppe Falcone.
Nato a Caltanissetta nel 1930, e’ un bancario esperto, tanto che in quegli anni ricopre contemporaneamente anche la carica di Direttore Generale alla Cassa Depositi e Prestiti.
Il prof Falcone era stato chiamato a sostituire il Presidente vacante già nel 1995 e ne aveva svolto le funzioni fino al 1997.
Nel 1997, dopo numerosi uomini politici, viene nominato un tecnico: il dott. Francesco Trazzi, che rimarrà fino al 2001.
Nato a Sermide (Mantova) nel 1933, il Presidente Trazzi si dedica anima e corpo a creare nuove opportunità per il Credito Sportivo.
Si deve a lui il progetto “Punti Verdi Qualità” con cui predispone l’investimento di 300 miliardi di lire per la realizzazione di nuove strutture sportive in zone disagiate della capitale con tassi particolarmente agevolati.
Si impegna direttamente per far nascere sportelli informativi presso tutti i comitati provinciali Coni del territorio nazionale facendo aumentare in modo esponenziale le convenzioni con tutte le federazioni affiliate al Coni.
Nel 2000 l’operatività dell’Istituto subisce un nuovo ampliamento: con il DPR 453 viene sancito l’accesso ai mutui non solo alle società sportive, al Coni, alle federazioni e alle associazioni sportive con personalità giuridica, ma anche a ogni soggetto pubblico e privato che persegua finalità sportive. Questo DPR sancisce inoltre un nuova ripartizione degli utili, così le banche partecipanti impugnano il provvedimento e l’Istituto rientra in un periodo di stasi. Il dott. Trazzi è stato Vice Direttore Generale di Cariplo, con funzioni in materia di partecipazioni sia nazionali che estere e Direttore Generale prima e Vice Presidente poi di Carical Spa nonché Direttore Generale di Caripuglia Spa.
Dal 1991 al 1995 alla guida dell’Istituto viene nominato il senatore Nicola Signorello, nato a San Nicola da Crissa (VV) nel 1926.
Laureato in giurisprudenza, ha ricoperto nella sua lunga carriera politica e istituzionale molti importanti incarichi: è stato Ministro della Repubblica in diversi governi e sindaco di Roma dal 1985 al 1988.
Per il Credito Sportivo sono anni di crescita importante, sotto la guida di Signorello infatti si perfeziona in modo coerente l’attività istituzionale e ordinaria della banca.
Tra le altre cose, viene sottoscritta durante il suo mandato una convenzione davvero importante che segna una svolta nell'attività dell'Istituto: vengono stanziati 25 miliardi di lire in 5 anni per la programmazione di finanziamenti per la costruzione o l’ammodernamento di impianti sportivi nelle parrocchie e negli istituti religiosi.
Nel 1975 viene nominato l’onorevole avv. Renzo Nicolini, nato a Terni il 15 maggio 1934.
Avvocato cassazionista, resterà alla guida dell'Ics per ben 16 anni in regime di prorogatio apportando cambiamenti importanti nell'operatività.
Gestirà infatti l’Istituto fino al 1991, incrementando una fase di forte crescita; si deve a lui e al suo concreto operato l’approvazione della legge 50/83 che permetterà di allargare il credito anche ai soggetti privati, quali federazioni sportive nazionali, società e associazioni sportive, enti morali e di promozione sportiva.
Vengono tra l’altro stanziati 10 miliardi di lire per finanziamenti mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche negli impianti esistenti.
Nel 1982 viene acquistata l’attuale sede di via Vico, i cui lavori di ristrutturazione durano fino al 1988.
Nel 1973 e fino al 1975 il Presidente incaricato di gestire l’Istituto per il Credito Sportivo è il prof. Stefano Germanò, nato a Castroreale (Messina) il 9 settembre 1917.
Senatore della IV e V Legislatura, membro della commissione permanente del Senato per la Pubblica Istruzione, capisce e diffonde attraverso l’attività dell’Istituto l’importanza dell’espansione dello sport di base, occupandosi in prima battuta di concedere finanziamenti soprattutto in questo settore.
La sua presidenza dura solo due anni ma pone le basi per quella che resterà sempre la missione istituzionale dell’Istituto per il Credito Sportivo: investire nello sviluppo dello sport di base.
Nel 1968 viene nominato Presidente il senatore Gaspare Pignatelli, nato a Grottaglie (Taranto) il 18 ottobre 1900 e lì deceduto il 2 novembre 1980.
Il senatore Pignatelli, che rimarrà in carica fino al 1973, è un Presidente molto esperto in campo bancario ed è altresì un uomo di grande potere politico grazie alle innumerevoli cariche prestigiose ricoperte. Egli era un uomo estremamente pragmatico, decisionista e pronto ad affermare e sostenere la propria volontà diretta a migliorare e a modernizzare il Paese. E grazie a questo incarico riesce a concretizzare questa sua importante aspirazione, incrementando negli anni della sua presidenza, in maniera più che decisa il numero di finanziamenti concessi dall’Istituto in tutto il Paese.
Dobbiamo a lui, l'acquisto della storica sede di via Farnesedi, splendida villa in stile liberty, nonchè l’acquisto della bellissima scultura del “Discobolo” posizionata all’entrata della villa stessa e scelta personalmente dal senatore come rappresentazione dello sport e della passione per i giochi olimpici.
Dal 1963 al 1967 Presidente in carica è l’on. Luciano Del Falco, nato a Verona il 10 maggio 1925 e deceduto a Roma il 20 dicembre 1992.
Diplomato all’Istituto Magistrale nel 1943, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza di Padova ma a causa della guerra non riesce a concludere gli studi.
E’ stato deputato, senatore e Ministro della Sanità della Repubblica nel governo Andreotti (III Legislatura) e nel governo Moro (V Legislatura).
Persona precisa e riservata, negli anni del suo incarico prova a concentrare la concessione di finanziamenti soprattutto nel sud del nostro Paese.
Durante la sua presidenza cambia l’assetto statutario dell’Istituto: nel 1966 il Monte dei Paschi di Siena diventa azionista e nel 1967 si aggiungono anche il Consorzio di Credito per le Opere Pubbliche e l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni.
Nel 1961 l’attività dell’Istituto inizia a diventare concreta e sostanziosa, viene nominato Presidente fino al '62 il professor Aldo Fiaccadori.
Grazie al suo intervento si moltiplicano i finanziamenti richiesti e concessi e, grazie anche all’intervento e al supporto del Coni, tra gli enti fondatori della banca, in quello stesso anno viene stipulata la prima convenzione dell’Istituto.
L’accordo con la Federazione Italiana Giuoco Calcio, grazie al quale l’Istituto potrà concedere mutui a tassi ancora più agevolati per la costruzione di campi di calcio destinati all’attività dilettantistica, con una parte di capitale esclusivamente dedicati, è il primo passo verso quella che sarà da quel momento in poi la funzione naturale della banca.
Gli Enti fondatori ed azionisti Coni e Banca del Lavoro Spa nominano il prof. Giuseppe Parenti primo presidente dell’istituto dal 1959 al 1960. Il professore fin da subito persegue con efficacia la missione istituzionale della banca: finanziare gli impianti sportivi in tutto il Paese.
Parenti resta in carica per un breve periodo, ma già nel primo anno di vita l’utile della banca è di 153 milioni di vecchie lire.
Resta vivo nei ricordi il primo dei finanziamenti concesso grazie proprio all’intervento del Presidente: la piscina di Angri (Salerno) finanziata nel marzo del 1959.