Weekend in rosa per la Race for the Cure!

Si è chiusa con una giornata di sport e salute al Circo Massimo di Roma la tre giorni più rosa che c’è, la Race for the Cure Roma 2016, l’evento simbolo della Susan G.Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale. La manifestazione ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà è culminata con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km.
L’edizione 2016 ci ha visto ancora una volta partner di questo evento che coinvolge ogni anno più di 50.000 persone e tanti personaggi pubblici, ma che soprattutto ha visto la straordinaria presenza delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare l’atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta ed un cappellino rosa.
E quindi Roma si è tinta di rosa per accogliere questa iniziativa che riesce a promuovere la salute attraverso la diffusione di uno stile di vista sano che nasce soprattutto dalla pratica e dall’attività fisica e sportiva.

 

 

 

 

Si è chiusa con una giornata di sport e salute al Circo Massimo di Roma la tre giorni più rosa che c’è, la Race for the Cure Roma 2016, l’evento simbolo della Susan G.Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno su tutto il territorio nazionale. La manifestazione ricca di iniziative dedicate a salute, sport, benessere e solidarietà è culminata con la tradizionale corsa di 5 km e la passeggiata di 2 km.
L’edizione 2016 ci ha visto ancora una volta partner di questo evento che coinvolge ogni anno più di 50.000 persone e tanti personaggi pubblici, ma che soprattutto ha visto la straordinaria presenza delle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato personalmente il tumore del seno e che, per dimostrare l’atteggiamento positivo con cui si confrontano con la malattia, scelgono di rendersi intenzionalmente visibili indossando una maglietta ed un cappellino rosa.
E quindi Roma si è tinta di rosa per accogliere questa iniziativa che riesce a promuovere la salute attraverso la diffusione di uno stile di vista sano che nasce soprattutto dalla pratica e dall’attività fisica e sportiva.