Sport in primo piano ad Ancona: CONI e Regioni a confronto

Se si parla di sport noi ci siamo e vogliamo esserci da protagonisti; così è stato al convegno “Leggi Regionali sullo Sport a confronto”, organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport che si è tenuto ad Ancona venerdì 27 e sabato 28 giugno. Alla due giorni di convegno hanno partecipato i rappresentanti di diverse regioni, dalla Lombardia al Lazio e le più alte cariche del Coni. Nodo centrale di tutti gli interventi: l’importanza dello sport strettamente connesso al rapporto tra CONI e Regioni con l’obiettivo di mettere in primo piano lo sport e di favorirne lo sviluppo nel contesto delle politiche sociali del paese. Abbiamo analizzato la situazione dei mutui per le strutture sportive attivati in Italia sia da soggetti pubblici sia da privati e illustrato le nuove modalità d’accesso ai finanziamenti per gli impianti sportivi. Alla fine, le principali conclusioni emerse possono essere riassunte in tre concetti: programmare insieme al mondo sportivo e alle Regioni le risorse europee, escludere dal patto di stabilità gli investimenti fatti dagli Enti Locali sull’impiantistica sportiva, dare priorità alla scuola. Grande merito al Coni che come sempre riesce a mettere intorno ad un tavolo i principali attori del mondo sportivo italiano, tutti coloro cioè che lavorano con concretezza e serietà per permettere all’Italia di portare avanti i progetti che promuovono lo sport in tutte le sue forme.

Se si parla di sport noi ci siamo e vogliamo esserci da protagonisti; così è stato al convegno “Leggi Regionali sullo Sport a confronto”, organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport che si è tenuto ad Ancona venerdì 27 e sabato 28 giugno. Alla due giorni di convegno hanno partecipato i rappresentanti di diverse regioni, dalla Lombardia al Lazio e le più alte cariche del Coni. Nodo centrale di tutti gli interventi: l’importanza dello sport strettamente connesso al rapporto tra CONI e Regioni con l’obiettivo di mettere in primo piano lo sport e di favorirne lo sviluppo nel contesto delle politiche sociali del paese. Abbiamo analizzato la situazione dei mutui per le strutture sportive attivati in Italia sia da soggetti pubblici sia da privati e illustrato le nuove modalità d’accesso ai finanziamenti per gli impianti sportivi. Alla fine, le principali conclusioni emerse possono essere riassunte in tre concetti: programmare insieme al mondo sportivo e alle Regioni le risorse europee, escludere dal patto di stabilità gli investimenti fatti dagli Enti Locali sull’impiantistica sportiva, dare priorità alla scuola. Grande merito al Coni che come sempre riesce a mettere intorno ad un tavolo i principali attori del mondo sportivo italiano, tutti coloro cioè che lavorano con concretezza e serietà per permettere all’Italia di portare avanti i progetti che promuovono lo sport in tutte le sue forme.