Scherma Day. La disabilità non è un limite per La Scherma Senza Limiti

“Scherma Day”: in pedana si infrangono le barriere, un atleta di fronte all’altro.
C
osì la scherma, il più prolifico serbatoio di medaglie dello sport italiano, continua ad aprirsi agli atleti in carrozzina, non vedenti e ipovedenti. È questo, ma anche tanto altro il progetto «Scherma senza limiti» promosso dall’Accademia d’Armi Musumeci Greco, un progetto di scherma per l’integrazione e per il sociale che porta questo nobile sport negli ospedali a scopo riabilitativo e che noi abbiamo voluto patrocinare.
L
’obiettivo è creare la massima integrazione tra normodotati e diversamente abili nonché l’affermazione della persona attraverso lo sport in generale e la scherma in particolare. Un successo la giornata del 14 maggio al CTO di Roma, a cui tra gli altri hanno partecipato anche i campioni Andrea Pellegrini ed Edoardo Giordan, che, insieme al maestro Musumeci Greco, si sono dedicati a questo progetto con la convinzione che attraverso lo sport si possa raggiungere l’integrazione e l’inclusione sociale dei disabili.

“Scherma Day”: in pedana si infrangono le barriere, un atleta di fronte all’altro.
C
osì la scherma, il più prolifico serbatoio di medaglie dello sport italiano, continua ad aprirsi agli atleti in carrozzina, non vedenti e ipovedenti. È questo, ma anche tanto altro il progetto «Scherma senza limiti» promosso dall’Accademia d’Armi Musumeci Greco, un progetto di scherma per l’integrazione e per il sociale che porta questo nobile sport negli ospedali a scopo riabilitativo e che noi abbiamo voluto patrocinare.
L
’obiettivo è creare la massima integrazione tra normodotati e diversamente abili nonché l’affermazione della persona attraverso lo sport in generale e la scherma in particolare. Un successo la giornata del 14 maggio al CTO di Roma, a cui tra gli altri hanno partecipato anche i campioni Andrea Pellegrini ed Edoardo Giordan, che, insieme al maestro Musumeci Greco, si sono dedicati a questo progetto con la convinzione che attraverso lo sport si possa raggiungere l’integrazione e l’inclusione sociale dei disabili.