Rapporto “Io Sono Cultura”, nel 2020 sistema culturale e creativo vale 84,6 mld

La grande area metropolitana di Milano è al primo posto nelle graduatorie provinciali per incidenza di ricchezza e occupazione prodotte create dalla Cultura, con il 9,7 e il 9,8%. Roma è seconda per valore aggiunto (8,7%) e quarta per occupazione (7,8%), mentre Torino si colloca terza (8,4%).

Sono fra i dati di “Io Sono Cultura 2021”, il rapporto, giunto alla sua undicesima edizione, realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con il nostro contributo e a quello di Regione Marche, e illustrato in un incontro in streaming con vari interventi, tra cui quello del Ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Stando ai numeri, nonostante il difficile anno trascorso, la filiera culturale e creativa si conferma comunque centrale all’interno delle specializzazioni produttive nazionali, grazie a 84,6 miliardi di euro di valore aggiunto prodotti e poco meno di 1,5 milioni di persone occupate; valori che, rispettivamente, incidono per il 5,7% e 5,9% di quanto complessivamente espresso dall’intera economia italiana.

Complessivamente il Sistema produttivo culturale e creativo evidenzia un moltiplicatore per il 2020 pari a 1,8. L’intera filiera culturale costituita ha quindi un valore aggiunto di 239,8 miliardi di euro (84,6 miliardi + 155,2 miliardi).

La grande area metropolitana di Milano è al primo posto nelle graduatorie provinciali per incidenza di ricchezza e occupazione prodotte create dalla Cultura, con il 9,7 e il 9,8%. Roma è seconda per valore aggiunto (8,7%) e quarta per occupazione (7,8%), mentre Torino si colloca terza (8,4%). Sono fra i dati di “Io Sono Cultura 2021”, il rapporto, giunto alla sua undicesima edizione, realizzato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con il nostro contributo e a quello di Regione Marche, e illustrato in un incontro in streaming con vari interventi, tra cui quello del Ministro della Cultura, Dario Franceschini. Stando ai numeri, nonostante il difficile anno trascorso, la filiera culturale e creativa si conferma comunque centrale all’interno delle specializzazioni produttive nazionali, grazie a 84,6 miliardi di euro di valore aggiunto prodotti e poco meno di 1,5 milioni di persone occupate; valori che, rispettivamente, incidono per il 5,7% e 5,9% di quanto complessivamente espresso dall’intera economia italiana. Complessivamente il Sistema produttivo culturale e creativo evidenzia un moltiplicatore per il 2020 pari a 1,8. L’intera filiera culturale costituita ha quindi un valore aggiunto di 239,8 miliardi di euro (84,6 miliardi + 155,2 miliardi).