Premio Strega 2021, vince Emanuele Trevi con “Due Vite”

Emanuele Trevi con il suo romanzo “Due Vite” vince la il Premio Strega 2021,  prestigioso e storico concorso letterario, rivolto al riconoscimento del miglior libro pubblicato in Italia nel corso dell’anno. In finale Donatella Di Pietrantonio (Borgo Sud), Edith Bruck (Il pane perduto), Giulia Caminito (L’acqua del lago non è mai dolce) e Andrea Bajani (Il libro delle case).

La cerimonia di premiazione si è svolta al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, questa volta non in presenza del consueto pubblico ma in diretta televisiva sui Rai Tre con la conduzione di Geppi Cucciari.

La giuria, presieduta dal vincitore della scorsa edizione, Sandro Veronesi, e composta da oltre seicento esperti, ha premiato il cinquantasettenne scrittore e critico romano, che ha ricevuto la classica bottiglia del liquore Strega, da cui prende il nome la competizione, grazie al racconto delle due vite di Pia Pera e Rocco Carbone, suoi amici e colleghi scomparsi prematuramente. Nelle pagine di questo libro, molto apprezzato da giornalisti e altri scrittori, Trevi racconta le loro storie, i loro caratteri e il loro rapporto con la scrittura e la letteratura.

Emanuele Trevi con il suo romanzo “Due Vite” vince la il Premio Strega 2021,  prestigioso e storico concorso letterario, rivolto al riconoscimento del miglior libro pubblicato in Italia nel corso dell’anno. In finale Donatella Di Pietrantonio (Borgo Sud), Edith Bruck (Il pane perduto), Giulia Caminito (L’acqua del lago non è mai dolce) e Andrea Bajani (Il libro delle case). La cerimonia di premiazione si è svolta al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, questa volta non in presenza del consueto pubblico ma in diretta televisiva sui Rai Tre con la conduzione di Geppi Cucciari. La giuria, presieduta dal vincitore della scorsa edizione, Sandro Veronesi, e composta da oltre seicento esperti, ha premiato il cinquantasettenne scrittore e critico romano, che ha ricevuto la classica bottiglia del liquore Strega, da cui prende il nome la competizione, grazie al racconto delle due vite di Pia Pera e Rocco Carbone, suoi amici e colleghi scomparsi prematuramente. Nelle pagine di questo libro, molto apprezzato da giornalisti e altri scrittori, Trevi racconta le loro storie, i loro caratteri e il loro rapporto con la scrittura e la letteratura.