PREMIO ISCHIA 2018: PREMIAMO BRUNO PIZZUL

La cornice era, come al solito, splendida. I nomi del giornalismo italiano in prima fila, il nostro Istituto anche, con la premiazione alla carriera per Bruno Pizzul, per anni la voce della Nazionale di calcio per tutti gli italiani. A consegnargli il riconoscimento, durante l’edizione numero 39 del “Premio Ischia internazionale di Giornalismo”, il nostro direttore generale, Paolo D’Alessio, che ha premiato Pizzul con l’orgoglio di chi consegna il premio ad una delle voci più autorevoli degli ultimi 50 anni. Non solo premi, però: perché prima della serata di gala, Ics ha trascorso il pomeriggio a confrontarsi con gli interlocutori presenti (tra cui i giornalisti Pierluigi Pardo, Andrea Vianello e il Ministro dello Sport uscente Luca Lotti) su tematiche e soluzioni da adottare per lo sport italiano, soprattutto per quanto riguarda il calcio azzurro, reduce dalla mancata qualificazione al Mondiale. Una curiosità: Pizzul è tornato a Ischia, dove giocò nella stagione 1960-61, in quarta serie, l’attuale D, e a maggior ragione per questo motivo Ics lo ha premiato con orgoglio e soddisfazione. Tra gli altri premiata anche Franca Leosini come giornalista dell’anno per la televisione e Stefano Cappellini per la carta stampata. Il riconoscimento per il giornalismo dei diritti umani infine è stato consegnato a Zina Hamu, la giovanissima fotografa e studentessa di giornalismo, rifugiata di Shingal, la città del Kurdistan iracheno tristemente nota per le molte vicissitudini che sta attraversando da anni.

La cornice era, come al solito, splendida. I nomi del giornalismo italiano in prima fila, il nostro Istituto anche, con la premiazione alla carriera per Bruno Pizzul, per anni la voce della Nazionale di calcio per tutti gli italiani. A consegnargli il riconoscimento, durante l’edizione numero 39 del “Premio Ischia internazionale di Giornalismo”, il nostro direttore generale, Paolo D’Alessio, che ha premiato Pizzul con l’orgoglio di chi consegna il premio ad una delle voci più autorevoli degli ultimi 50 anni. Non solo premi, però: perché prima della serata di gala, Ics ha trascorso il pomeriggio a confrontarsi con gli interlocutori presenti (tra cui i giornalisti Pierluigi Pardo, Andrea Vianello e il Ministro dello Sport uscente Luca Lotti) su tematiche e soluzioni da adottare per lo sport italiano, soprattutto per quanto riguarda il calcio azzurro, reduce dalla mancata qualificazione al Mondiale. Una curiosità: Pizzul è tornato a Ischia, dove giocò nella stagione 1960-61, in quarta serie, l’attuale D, e a maggior ragione per questo motivo Ics lo ha premiato con orgoglio e soddisfazione. Tra gli altri premiata anche Franca Leosini come giornalista dell’anno per la televisione e Stefano Cappellini per la carta stampata. Il riconoscimento per il giornalismo dei diritti umani infine è stato consegnato a Zina Hamu, la giovanissima fotografa e studentessa di giornalismo, rifugiata di Shingal, la città del Kurdistan iracheno tristemente nota per le molte vicissitudini che sta attraversando da anni.