Opera on Ice: luci, musica e magia al Centrale del Foro Italico

Il 4 e il 5 ottobre per la prima volta a Roma, al Centrale del Foro Italico, è andata in scena “Opera on Ice”: un incredibile spettacolo sul ghiaccio dove i più grandi campioni di pattinaggio hanno incontrato il mondo dell’Opera, interpretando con le loro performance le arie delle opere liriche più famose. Due serate di emozioni e magia che hanno incantato il pubblico, con le esibizioni dello “Zar del Pattinaggio” Plushenko, quattro volte campione olimpico, e suo figlio Aleksandr, nell’aria “Votre Toast” dalla “Carmen”, di Anna Cappellini e Luca Lanotte, anche in veste di coreografi, e molti altri grandi pattinatori.

Un format italiano che, dopo il sold out della scorsa edizione all’Arena di Verona e il grande riscontro ottenuto a Roma, si intende esportare in tutto il mondo a partire da Cina, Giappone, Russia e Paesi Arabi che lo hanno già richiesto.

Un evento fortemente sostenuto da ICS, perché in grado di coniugare Sport e Cultura in un binomio vincente e un esempio concreto della volontà di investire su progetti culturali che fungano da aggregatori sociali.

Il 4 e il 5 ottobre per la prima volta a Roma, al Centrale del Foro Italico, è andata in scena “Opera on Ice”: un incredibile spettacolo sul ghiaccio dove i più grandi campioni di pattinaggio hanno incontrato il mondo dell’Opera, interpretando con le loro performance le arie delle opere liriche più famose. Due serate di emozioni e magia che hanno incantato il pubblico, con le esibizioni dello “Zar del Pattinaggio” Plushenko, quattro volte campione olimpico, e suo figlio Aleksandr, nell’aria “Votre Toast” dalla “Carmen”, di Anna Cappellini e Luca Lanotte, anche in veste di coreografi, e molti altri grandi pattinatori.

Un format italiano che, dopo il sold out della scorsa edizione all’Arena di Verona e il grande riscontro ottenuto a Roma, si intende esportare in tutto il mondo a partire da Cina, Giappone, Russia e Paesi Arabi che lo hanno già richiesto.

Un evento fortemente sostenuto da ICS, perché in grado di coniugare Sport e Cultura in un binomio vincente e un esempio concreto della volontà di investire su progetti culturali che fungano da aggregatori sociali.