Modello di rating per i club professionistici per migliorare l’accesso al credito

Una vera e propria riforma del calcio professionistico, con standard minimi e buone pratiche per attribuire un rating ai club, premiare quelli più virtuosi e spingere quelli meno virtuosi a modificare il loro operato.
Questo l’obiettivo alla base dell’importante iniziativa sostenuta dalla Lega Pro “Una tripla A per il calcio italiano”.
Il nuovo sistema prevede quattro aree per l’assegnazione del punteggio: quella Economica – Finanziaria, Societaria e di Governance, quella Infrastrutturale e le due aree Politiche del settore giovanile e Relazione con il territorio e aspetti sociali.
L’esigenza nasce infatti dalla consapevolezza delle difficoltà del sistema calcistico a livello organizzativo e finanziario e della forte contrapposizione di interessi tra le società di vertice e quelle minori.
Il calcio ha perso negli anni credibilità su diversi fronti, verso il pubblico, verso il mondo finanziario e verso gli sponsor investitori. Oltre a questo, a influire e ingolfare il sistema calcistico fattori di rilevanza sociale e culturale, come la cattiva valorizzazione dell’attività giovanile, l’eccessiva dipendenza dei diritti tv, la distanza dei club dal territorio di riferimento e l’inadeguatezza dell’impiantistica sportiva.
Un aspetto, quest’ultimo che ci riguarda particolarmente da vicino.
Il nostro Risk Manager Vittorio Vecchione, intervenuto alla presentazione del progetto, ha spiegato  il nostro grande interesse verso questo tipo di progetti che ci aiutino a conoscere in maniera approfondita la realtà in cui operiamo.
L’attività della nostra banca è strettamente connessa con la credibilità dei progetti e delle società che li presentano, pertanto questo modello di rating  potrebbe rappresentare un grande incentivo e divenire il mezzo di miglioramento per l’accesso al credito delle società, per tutto ciò che concerne la realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture, riducendo così rischi e criticità.
Noi abbiamo una doppia anima, quella di banca e quella di ente gestore di contributi e, in virtù di queste due anime, un buon modello di rating, credibile ed efficace, ci aiuterebbe sia a concedere “buon credito” sia ad attribuire i contributi in maniera il più corretta possibile.
Potremmo anzi affiancare la Lega Pro, di cui siamo già partner in vari progetti, nella fase di verifica in modo da indirizzare le società sportive ad effettuare una gestione sostenibile, a lavorare in un contesto globale, a migliorare le infrastrutture e soprattutto imparare a navigare con progettualità verso obiettivi precisi, garantendo così l’approdo a un modello sistemico caratterizzato da minori criticità.

Una vera e propria riforma del calcio professionistico, con standard minimi e buone pratiche per attribuire un rating ai club, premiare quelli più virtuosi e spingere quelli meno virtuosi a modificare il loro operato.
Questo l’obiettivo alla base dell’importante iniziativa sostenuta dalla Lega Pro “Una tripla A per il calcio italiano”.
Il nuovo sistema prevede quattro aree per l’assegnazione del punteggio: quella Economica – Finanziaria, Societaria e di Governance, quella Infrastrutturale e le due aree Politiche del settore giovanile e Relazione con il territorio e aspetti sociali.
L’esigenza nasce infatti dalla consapevolezza delle difficoltà del sistema calcistico a livello organizzativo e finanziario e della forte contrapposizione di interessi tra le società di vertice e quelle minori.
Il calcio ha perso negli anni credibilità su diversi fronti, verso il pubblico, verso il mondo finanziario e verso gli sponsor investitori. Oltre a questo, a influire e ingolfare il sistema calcistico fattori di rilevanza sociale e culturale, come la cattiva valorizzazione dell’attività giovanile, l’eccessiva dipendenza dei diritti tv, la distanza dei club dal territorio di riferimento e l’inadeguatezza dell’impiantistica sportiva.
Un aspetto, quest’ultimo che ci riguarda particolarmente da vicino.
Il nostro Risk Manager Vittorio Vecchione, intervenuto alla presentazione del progetto, ha spiegato  il nostro grande interesse verso questo tipo di progetti che ci aiutino a conoscere in maniera approfondita la realtà in cui operiamo.
L’attività della nostra banca è strettamente connessa con la credibilità dei progetti e delle società che li presentano, pertanto questo modello di rating  potrebbe rappresentare un grande incentivo e divenire il mezzo di miglioramento per l’accesso al credito delle società, per tutto ciò che concerne la realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture, riducendo così rischi e criticità.
Noi abbiamo una doppia anima, quella di banca e quella di ente gestore di contributi e, in virtù di queste due anime, un buon modello di rating, credibile ed efficace, ci aiuterebbe sia a concedere “buon credito” sia ad attribuire i contributi in maniera il più corretta possibile.
Potremmo anzi affiancare la Lega Pro, di cui siamo già partner in vari progetti, nella fase di verifica in modo da indirizzare le società sportive ad effettuare una gestione sostenibile, a lavorare in un contesto globale, a migliorare le infrastrutture e soprattutto imparare a navigare con progettualità verso obiettivi precisi, garantendo così l’approdo a un modello sistemico caratterizzato da minori criticità.