LOTTA ALLE FRODI NELLO SPORT: OGGI LA TAPPA DI BOLOGNA

Continua il nostro impegno formativo al fianco di Sportradar e Lega di Serie A. Tutti in campo, quindi, per contrastare  il match – fixing ed educare tutti gli atleti, dai più giovani ai più esperti. Oggi, dopo le tappe di Ferrara (sede della Spal) ed Empoli, è stata la volta di Bologna. All’interno del centro sportivo di Casteldebole c’è stato l’incontro con la Prima squadra e lo staff tecnico, seguito poi da quello con la Primavera e l’Under 17, anche loro accompagnate dallo staff tecnico. Agli atleti è stato spiegato il fenomeno del match-fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze. Dall’identikit dei cosiddetti fixers, veri e propri criminali che “agganciano” i giocatori intrappolandoli nelle truffe, ai rischi che si corrono inserendosi in un meccanismo che pregiudica il futuro e la credibilità degli atleti e del calcio. Il tema infrastrutturale rappresenta certamente una priorità per il calcio italiano, tuttavia, è soprattutto lo sviluppo di strutture immateriali, come l’educazione, la formazione e l’informazione a concorrere alla crescita economica, valorizzando la relazione con le comunità di cittadini e di tifosi. In questo ambito di costruzione della credibilità e della reputazione il nostro Istituto, come unica banca pubblica del Paese, intende assumere un ruolo determinante. Per il quarto anno consecutivo, siamo impegnati in questo progetto formativo dedicato ai calciatori che, attraverso confronti utili e costruttivi mira a responsabilizzare atleti e società sul tema del calcio scommesse. “Anche quest’anno – ha detto il direttore sportivo del Bologna, Bigon – ospitiamo al centro tecnico con grande piacere l’incontro con Lega Serie A, Sportradar e Istituto per il Credito Sportivo, per sensibilizzare tutti i protagonisti del nostro campionato sul fondamentale tema della lotta alle frodi sportive. Non sottovalutare, anzi essere informati e conoscere: per i nostri ragazzi è molto importante, dalla Prima squadra alle giovanili, si tratta di un passo determinante per tutelare i valori dello sport, garantendo che le partite e le competizioni siano sempre regolari”.

Continua il nostro impegno formativo al fianco di Sportradar e Lega di Serie A. Tutti in campo, quindi, per contrastare  il match – fixing ed educare tutti gli atleti, dai più giovani ai più esperti. Oggi, dopo le tappe di Ferrara (sede della Spal) ed Empoli, è stata la volta di Bologna. All’interno del centro sportivo di Casteldebole c’è stato l’incontro con la Prima squadra e lo staff tecnico, seguito poi da quello con la Primavera e l’Under 17, anche loro accompagnate dallo staff tecnico. Agli atleti è stato spiegato il fenomeno del match-fixing in tutte le sue forme, illustrandone rischi e conseguenze. Dall’identikit dei cosiddetti fixers, veri e propri criminali che “agganciano” i giocatori intrappolandoli nelle truffe, ai rischi che si corrono inserendosi in un meccanismo che pregiudica il futuro e la credibilità degli atleti e del calcio. Il tema infrastrutturale rappresenta certamente una priorità per il calcio italiano, tuttavia, è soprattutto lo sviluppo di strutture immateriali, come l’educazione, la formazione e l’informazione a concorrere alla crescita economica, valorizzando la relazione con le comunità di cittadini e di tifosi. In questo ambito di costruzione della credibilità e della reputazione il nostro Istituto, come unica banca pubblica del Paese, intende assumere un ruolo determinante. Per il quarto anno consecutivo, siamo impegnati in questo progetto formativo dedicato ai calciatori che, attraverso confronti utili e costruttivi mira a responsabilizzare atleti e società sul tema del calcio scommesse. “Anche quest’anno – ha detto il direttore sportivo del Bologna, Bigon – ospitiamo al centro tecnico con grande piacere l’incontro con Lega Serie A, Sportradar e Istituto per il Credito Sportivo, per sensibilizzare tutti i protagonisti del nostro campionato sul fondamentale tema della lotta alle frodi sportive. Non sottovalutare, anzi essere informati e conoscere: per i nostri ragazzi è molto importante, dalla Prima squadra alle giovanili, si tratta di un passo determinante per tutelare i valori dello sport, garantendo che le partite e le competizioni siano sempre regolari”.