La staffetta europea lungo la Via Francigena arriva a Roma

Dopo 79 giorni a piedi e in bicicletta, il gruppo di “Road to Rome” giunge a Roma..

Oltre 1.500 persone si sono unite al gruppo a piedi o in bicicletta. Sono stati attraversati quasi cinquecento comuni nell’Europa e nell’Italia rurale. Il 12 settembre si riparte per raggiungere Santa Maria di Leuca il 18 ottobre.

5 Paesi, 16 regioni e 657 Comuni compongono i 3.200 km totali dello straordinario cammino “Via Francigena – Road to Rome” che il 10 settembre raggiunge la Città Eterna, Roma, prima di proseguire verso Santa Maria di Leuca lungo la Via Francigena del Sud.  Un lungo viaggio lento che vuole guardare con ottimismo la ripartenza dopo la pandemia e vuole sensibilizzare le istituzioni per rilanciare la candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO della Via Francigena, promossa dalle Regioni italiane e dal Ministero italiano della cultura.  

Il ventesimo compleanno dell’Associazione Europea delle Vie Francigene si sta rivelando un’occasione per celebrare in modo tangibile il movimento slow, che – complice le restrizioni dettate dalla pandemia – ha toccato record mai registrati prima. Sempre più numerosi i viaggiatori che si mettono in cammino per vacanze all’insegna della scoperta all’aria aperta e delle attività outdoor, per un indotto significativo su tutto il territorio, di cui beneficiano in particolare borghi e piccoli comuni al di fuori dei classici circuiti turistici. 

Significativi i dati registrati dall’Irpet, l’istituto regionale per la programmazione del turismo, che ha analizzato la crescita della Via nel decennio 2009-2019: sul podio la Regione Toscana, dove la Francigena attraversa 37 comuni, che negli ultimi 10 anni ha registrato un aumento pari al 63% di pellegrini e turisti, ma il fenomeno riguarda l’intero percorso. La Francigena diventa così un ponte con l’Europa, un’opportunità di mettere in rete i territori anche grazie la lunga marcia “Road to Rome” che ha coinvolto tanti partner come l’Istituto per il Credito Sportivo, Intesa San Paolo e Snam, solo per citarne alcuni – e una sfida da cogliere da parte di strutture e istituzioni che possono beneficiare dell’impatto del cammino in termini economici e culturali. La stima di 60.000 pellegrini all’anno che camminano per almeno una settimana sulla Via Francigena genera una ricaduta sui territori di oltre 20 milioni di euro.

Il 10 settembre il gruppo del “Road to Rome” verrà accolto in Vaticano, dove potrà recarsi simbolicamente alla tomba di Pietro, nella Basilica di San Pietro.

Dopo 79 giorni a piedi e in bicicletta, il gruppo di “Road to Rome” giunge a Roma..

Oltre 1.500 persone si sono unite al gruppo a piedi o in bicicletta. Sono stati attraversati quasi cinquecento comuni nell’Europa e nell’Italia rurale. Il 12 settembre si riparte per raggiungere Santa Maria di Leuca il 18 ottobre.

5 Paesi, 16 regioni e 657 Comuni compongono i 3.200 km totali dello straordinario cammino “Via Francigena – Road to Rome” che il 10 settembre raggiunge la Città Eterna, Roma, prima di proseguire verso Santa Maria di Leuca lungo la Via Francigena del Sud.  Un lungo viaggio lento che vuole guardare con ottimismo la ripartenza dopo la pandemia e vuole sensibilizzare le istituzioni per rilanciare la candidatura a Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO della Via Francigena, promossa dalle Regioni italiane e dal Ministero italiano della cultura.  

Il ventesimo compleanno dell’Associazione Europea delle Vie Francigene si sta rivelando un’occasione per celebrare in modo tangibile il movimento slow, che – complice le restrizioni dettate dalla pandemia – ha toccato record mai registrati prima. Sempre più numerosi i viaggiatori che si mettono in cammino per vacanze all’insegna della scoperta all’aria aperta e delle attività outdoor, per un indotto significativo su tutto il territorio, di cui beneficiano in particolare borghi e piccoli comuni al di fuori dei classici circuiti turistici. 

Significativi i dati registrati dall’Irpet, l’istituto regionale per la programmazione del turismo, che ha analizzato la crescita della Via nel decennio 2009-2019: sul podio la Regione Toscana, dove la Francigena attraversa 37 comuni, che negli ultimi 10 anni ha registrato un aumento pari al 63% di pellegrini e turisti, ma il fenomeno riguarda l’intero percorso. La Francigena diventa così un ponte con l’Europa, un’opportunità di mettere in rete i territori anche grazie la lunga marcia “Road to Rome” che ha coinvolto tanti partner come l’Istituto per il Credito Sportivo, Intesa San Paolo e Snam, solo per citarne alcuni – e una sfida da cogliere da parte di strutture e istituzioni che possono beneficiare dell’impatto del cammino in termini economici e culturali. La stima di 60.000 pellegrini all’anno che camminano per almeno una settimana sulla Via Francigena genera una ricaduta sui territori di oltre 20 milioni di euro.

Il 10 settembre il gruppo del “Road to Rome” verrà accolto in Vaticano, dove potrà recarsi simbolicamente alla tomba di Pietro, nella Basilica di San Pietro.