IN CAMPO CONTRO LE FRODI SPORTIVE, OGGI A SASSUOLO UNA TAPPA SPECIALE

 

Una tappa speciale, quella di oggi, del nostro percorso di formazione contro le frodi sportive. A Sassuolo, infatti, non abbiamo incontrato soltanto i giocatori della prima squadra, ma anche gli studenti dell’Istituto superiore  “Alessandro Volta” e a loro ci siamo rivolti per raccontare che il calcio non è soltanto uno splendido divertimento, ma anche una professione. E come tale deve essere preso molto seriamente e deve essere sostenibile, sotto tutti gli aspetti, economico e sociale. “Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive”, promosso dalla Lega Serie A, Sportradar e dal nostro Istituto ha preso il via questa mattina e ha visto i 250 studenti molto coinvolti, così come i calciatori del Sassuolo e tutto lo staff. Scopo di questa iniziativa, che ha riguardato e riguarderà anche tutte le altre società di Serie A e in cui il nostro Istituto è in prima linea da tempo, è quello di analizzare con i calciatori, più o meno esperti, gli aspetti legati al controllo delle competizioni sportive, all’analisi dei flussi di scommesse e alle dinamiche legali legate al match-fixing. E di questo si è parlato durante l’incontro, con i calciatori, più o meno giovani, interessati a dinamiche che hanno poco a che fare con la loro quotidianità ma che invece rivestono un ruolo importante nella loro professione. “L’incontro organizzato con il prezioso contributo di Sportradar, dell’Istituto per il Credito Sportivo e della Lega Serie A – ha detto l’avv. Andrea Fabris, Segretario Generale del Sassuolo Calcio – rappresenta un momento di formazione molto importante. Il tema affrontato è basilare per far comprendere che basta un atteggiamento di superficialità per rovinare una carriera. L’obiettivo, anche per i giovani del Settore Giovanile, è quello di rendere consapevoli della gravità di alcuni comportamenti fornendo strumenti d’informazione adatti ad affrontare la minaccia delle scommesse. Il tutto grazie all’esame di casi concreti e delle norme principali di riferimento sul tema. Quest’anno abbiamo coinvolto, con la presenza di 250 studenti, anche l’istituto scolastico Alessandro Volta allo scopo di rafforzare il percorso di formazione che abbiamo condiviso con la scuola stessa ed il rapporto con il territorio e la sua gente”.

 

 

 

Una tappa speciale, quella di oggi, del nostro percorso di formazione contro le frodi sportive. A Sassuolo, infatti, non abbiamo incontrato soltanto i giocatori della prima squadra, ma anche gli studenti dell’Istituto superiore  “Alessandro Volta” e a loro ci siamo rivolti per raccontare che il calcio non è soltanto uno splendido divertimento, ma anche una professione. E come tale deve essere preso molto seriamente e deve essere sostenibile, sotto tutti gli aspetti, economico e sociale. “Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive”, promosso dalla Lega Serie A, Sportradar e dal nostro Istituto ha preso il via questa mattina e ha visto i 250 studenti molto coinvolti, così come i calciatori del Sassuolo e tutto lo staff. Scopo di questa iniziativa, che ha riguardato e riguarderà anche tutte le altre società di Serie A e in cui il nostro Istituto è in prima linea da tempo, è quello di analizzare con i calciatori, più o meno esperti, gli aspetti legati al controllo delle competizioni sportive, all’analisi dei flussi di scommesse e alle dinamiche legali legate al match-fixing. E di questo si è parlato durante l’incontro, con i calciatori, più o meno giovani, interessati a dinamiche che hanno poco a che fare con la loro quotidianità ma che invece rivestono un ruolo importante nella loro professione. “L’incontro organizzato con il prezioso contributo di Sportradar, dell’Istituto per il Credito Sportivo e della Lega Serie A – ha detto l’avv. Andrea Fabris, Segretario Generale del Sassuolo Calcio – rappresenta un momento di formazione molto importante. Il tema affrontato è basilare per far comprendere che basta un atteggiamento di superficialità per rovinare una carriera. L’obiettivo, anche per i giovani del Settore Giovanile, è quello di rendere consapevoli della gravità di alcuni comportamenti fornendo strumenti d’informazione adatti ad affrontare la minaccia delle scommesse. Il tutto grazie all’esame di casi concreti e delle norme principali di riferimento sul tema. Quest’anno abbiamo coinvolto, con la presenza di 250 studenti, anche l’istituto scolastico Alessandro Volta allo scopo di rafforzare il percorso di formazione che abbiamo condiviso con la scuola stessa ed il rapporto con il territorio e la sua gente”.