In un clima raccolto, senza la conferenza stampa prevista in un primo momento in segno di rispetto per la scomparsa di Davide Astori, il progetto “Per l’integrità del gioco: formazione in campo contro le frodi sportive”, promosso dal nostro Istituto, la Lega Serie A e Sportradar, ha fatto tappa ad Appiano Gentile. L’incontro al “Centro Sportivo Suning in memoria di Angelo Moratti” è iniziato con il workshop dedicato alla prima squadra, per poi proseguire con i ragazzi di Primavera e Under 17. Scopo di questa iniziativa, che ha riguardato e riguarderà anche tutte le altre società di Serie A (ci sono già stati incontri con la Spal, l’Hellas Verona, il Cagliari, il Bologna, il Benevento, il Crotone, il Chievo, il Torino e il Genoa) e in cui il nostro Istituto è in prima linea da tempo, è quello di analizzare con i calciatori, più o meno esperti, gli aspetti legati al controllo delle competizioni sportive, all’analisi dei flussi di scommesse e alle dinamiche legali legate al match-fixing. E di questo si è parlato durante l’incontro, con i calciatori, più o meno giovani, interessati a dinamiche che hanno poco a che fare con la loro quotidianità ma che invece rivestono un ruolo importante nella loro professione. Professione che svolge ai massimi livello Roberto Gagliardini, centrocampista dell’Inter, che in un video ha rilanciato l’importanza del messaggio che viene espresso attraverso questi incontri: “Oggi anche noi dell’Inter siamo in prima linea con Lega Serie A, Sportradar e Istituto per il Credito Sportivo per dire no al match fixing e per difendere le bellissime emozioni che il calcio ci regala”.
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