Il futuro dell’impiantistica sportiva? ICS al Forum Sport & Business de Il Sole 24 Ore

Non c’è dubbio che in 10 anni tutto è cambiato e tra altri 10 tutto di nuovo cambierà. Solo pochi  anni fa le app non esistevano, le bollette si pagavano alla posta e ti sentivi già molto social se avevi 50 amici su facebook. Non c’è dubbio che le cose siano cambiate. È cambiato il modo di viaggiare, di lavorare, di fare sport, di passare il nostro tempo libero. E’ cambiato il nostro modo di fare la spesa.
Ma in questo mondo che corre veloce e altrettanto velocemente cambia, gli impianti, gli stadi, le strutture sono rimaste le stesse. In particolare in Italia le società sportive si sono poco adeguate e poco hanno adeguato le strutture alle nuove esigenze, alla sempre più pressante richiesta di servizi all’avanguardia e di nuove esclusive “comodità”, di un’esperienza a 360° che soddisfi più bisogni nello stesso momento.

 

Il Sole 24 Ore traccia con efficienza ed esaustività la fisionomia economica, finanziaria, strutturale e multimediale dello stadio e degli impianti di domani.
Con la seconda edizione del Forum su sport e business che ha visto avvicendarsi i più grandi nomi del mondo sportivo prova a tracciare le linee di quello che sembra ancora un futuro remoto.
Come saranno tra 10 anni i nuovi stadi, i nuovi servizi, le nuove esperienze sportive? Come cambierà l’offerta sportiva in favore dello spettacolo? Gli interventi si  susseguono e spiegano come I progetti si ampliano,  si trasformano alla ricerca dello stadio perfetto dove la soddisfazione del tifoso deve incontrare gli interessi di club, sponsor e investitori.
Anche il progetto finanziario si evole con il progetto sportivo: I nuovi stadi orientati al business, destinati non più ad essere un costo ma a generare ricavi, hanno bisogno di nuove formule finanziarie e di nuove politiche creditizie, di un nuovo sistema bancario pronto a dare risposte. È così che il nostro commissario, il Dott. Paolo d’Alessio, spiega il cammino che,  come banca dello sport, stiamo rapidamente percorrendo, come stiamo trasformando il nostro in un credito su misura del cliente, un  credito 2.0  che intercetti la domanda e si adegui ad essa.

 

 

 

Non c’è dubbio che in 10 anni tutto è cambiato e tra altri 10 tutto di nuovo cambierà. Solo pochi  anni fa le app non esistevano, le bollette si pagavano alla posta e ti sentivi già molto social se avevi 50 amici su facebook. Non c’è dubbio che le cose siano cambiate. È cambiato il modo di viaggiare, di lavorare, di fare sport, di passare il nostro tempo libero. E’ cambiato il nostro modo di fare la spesa.
Ma in questo mondo che corre veloce e altrettanto velocemente cambia, gli impianti, gli stadi, le strutture sono rimaste le stesse. In particolare in Italia le società sportive si sono poco adeguate e poco hanno adeguato le strutture alle nuove esigenze, alla sempre più pressante richiesta di servizi all’avanguardia e di nuove esclusive “comodità”, di un’esperienza a 360° che soddisfi più bisogni nello stesso momento.

 

Il Sole 24 Ore traccia con efficienza ed esaustività la fisionomia economica, finanziaria, strutturale e multimediale dello stadio e degli impianti di domani.
Con la seconda edizione del Forum su sport e business che ha visto avvicendarsi i più grandi nomi del mondo sportivo prova a tracciare le linee di quello che sembra ancora un futuro remoto.
Come saranno tra 10 anni i nuovi stadi, i nuovi servizi, le nuove esperienze sportive? Come cambierà l’offerta sportiva in favore dello spettacolo? Gli interventi si  susseguono e spiegano come I progetti si ampliano,  si trasformano alla ricerca dello stadio perfetto dove la soddisfazione del tifoso deve incontrare gli interessi di club, sponsor e investitori.
Anche il progetto finanziario si evole con il progetto sportivo: I nuovi stadi orientati al business, destinati non più ad essere un costo ma a generare ricavi, hanno bisogno di nuove formule finanziarie e di nuove politiche creditizie, di un nuovo sistema bancario pronto a dare risposte. È così che il nostro commissario, il Dott. Paolo d’Alessio, spiega il cammino che,  come banca dello sport, stiamo rapidamente percorrendo, come stiamo trasformando il nostro in un credito su misura del cliente, un  credito 2.0  che intercetti la domanda e si adegui ad essa.