Il Credito Sportivo lancia un nuovo prodotto per la messa a norma degli impianti

La possibilità di praticare effettivamente attività sportiva è fortemente dipendente dalla disponibilità delle infrastrutture. Queste, negli ultimi dieci anni, sono più che raddoppiate.Tuttavia, il 10% degli impianti italiani non è agibile; il 62% ha più di trent’anni, quasi il 90% più di vent’anni. Permangono, in particolare, gravi limiti e ritardi nell’impiantistica pubblica locale. In questa prospettiva si colloca anche il problema degli stadi. Ne consegue che uno degli asset su cui sicuramente ci sono margini di sviluppo è proprio nell’assicurare soluzioni finanziarie mirate alla messa a norma e in sicurezza delle strutture, in linea anche il processo di privatizzazione degli stadi. Da queste esigenze di mercato nasce un nuovo prodotto ICS finalizzato a finanziare i lavori e/o l’acquisto di attrezzature per l’adeguamento di impianti sportivi già esistenti alle normative statali e/o di altro soggetto della Pubblica Amministrazione, nonché da norme C.O.N.I., di Federazioni Sportive Nazionali cogenti per la pratica sportiva e/o la disputa di incontri agonistici. 
Tra i vari interventi sarà possibile finanziare: i dispositivi ed i mezzi antincendio; l’adeguamento per la fruibilità e la funzionalità delle vie di esodo; gli interventi per garantire la stabilità delle strutture fisse o mobili della zona di attività sportiva e della zona spettatori; la manutenzione straordinaria, il rifacimento e l’efficientamento degli impianti luce, termoidraulici ed elettrici; l’installazione di adeguata segnaletica, dei dispositivi d’arresto (gas, elettricità, sistema di ventilazione), del quadro generale e del sistema d’allarme; la realizzazione di spazi calmi, di uscite di sicurezza; la realizzazione di percorsi separati tra atleti e spettatori e delimitazione zona spettatori (se prevista), di servizi igienici per gli spettatori separati per sesso; la dotazione di mezzi ed impianti antincendio (estintori, idranti, naspi, idranti a colonna, estintori a polvere e a CO2).

Senza un limite predefinito, ma entro le sole somme necessarie per l’intervento di messa a norma in senso stretto e sempre con riferimento alle normative pubbliche e/o sportive sarà possibile accedere al mutuo godendo di un contributo in conto interesse maggiore. Infatti mentre il mutuo tradizionale prevede un contributo dell’1% il mutuo messa a norma e il mutuo energetico riconoscono un 1,20%.

Messa a norma, Efficientamento energetico e Polifunzinalità degli impianti oggi rappresentano i drivers su cui deve poggiare la gestione sostenibile delle strutture, affinchè i centri per lo Sport ma anche quelli dedicati alla Cultura e allo Spettacolo possano svolgere sempre più la loro influenza in termini di attrazione dell’utenza e di erogazione di benefici sociali per i territori e i loro hinterland gravitazionali.

La possibilità di praticare effettivamente attività sportiva è fortemente dipendente dalla disponibilità delle infrastrutture. Queste, negli ultimi dieci anni, sono più che raddoppiate.Tuttavia, il 10% degli impianti italiani non è agibile; il 62% ha più di trent’anni, quasi il 90% più di vent’anni. Permangono, in particolare, gravi limiti e ritardi nell’impiantistica pubblica locale. In questa prospettiva si colloca anche il problema degli stadi. Ne consegue che uno degli asset su cui sicuramente ci sono margini di sviluppo è proprio nell’assicurare soluzioni finanziarie mirate alla messa a norma e in sicurezza delle strutture, in linea anche il processo di privatizzazione degli stadi. Da queste esigenze di mercato nasce un nuovo prodotto ICS finalizzato a finanziare i lavori e/o l’acquisto di attrezzature per l’adeguamento di impianti sportivi già esistenti alle normative statali e/o di altro soggetto della Pubblica Amministrazione, nonché da norme C.O.N.I., di Federazioni Sportive Nazionali cogenti per la pratica sportiva e/o la disputa di incontri agonistici. 
Tra i vari interventi sarà possibile finanziare: i dispositivi ed i mezzi antincendio; l’adeguamento per la fruibilità e la funzionalità delle vie di esodo; gli interventi per garantire la stabilità delle strutture fisse o mobili della zona di attività sportiva e della zona spettatori; la manutenzione straordinaria, il rifacimento e l’efficientamento degli impianti luce, termoidraulici ed elettrici; l’installazione di adeguata segnaletica, dei dispositivi d’arresto (gas, elettricità, sistema di ventilazione), del quadro generale e del sistema d’allarme; la realizzazione di spazi calmi, di uscite di sicurezza; la realizzazione di percorsi separati tra atleti e spettatori e delimitazione zona spettatori (se prevista), di servizi igienici per gli spettatori separati per sesso; la dotazione di mezzi ed impianti antincendio (estintori, idranti, naspi, idranti a colonna, estintori a polvere e a CO2).

Senza un limite predefinito, ma entro le sole somme necessarie per l’intervento di messa a norma in senso stretto e sempre con riferimento alle normative pubbliche e/o sportive sarà possibile accedere al mutuo godendo di un contributo in conto interesse maggiore. Infatti mentre il mutuo tradizionale prevede un contributo dell’1% il mutuo messa a norma e il mutuo energetico riconoscono un 1,20%.

Messa a norma, Efficientamento energetico e Polifunzinalità degli impianti oggi rappresentano i drivers su cui deve poggiare la gestione sostenibile delle strutture, affinchè i centri per lo Sport ma anche quelli dedicati alla Cultura e allo Spettacolo possano svolgere sempre più la loro influenza in termini di attrazione dell’utenza e di erogazione di benefici sociali per i territori e i loro hinterland gravitazionali.