Un’occasione per approfondire la storia della Chiesa e dei suoi Papi attraverso lo sport e viceversa.Questo il senso del convegno “I Papi e lo Sport: Chiesa e Cultura Sportiva tra XX e XXI secolo”, organizzato presso l’Aula Magna della LUMSA nell’ambito del corso di perfezionamento in Formazione e Management dello sport, interessante progetto di studio finanziato e sostenuto dal nostro Istituto.Inserito in un percorso formativo di lezioni accademiche e open forum avente lo scopo di approfondire il valore educativo, culturale e spirituale dello sport, inteso come una delle maggiori espressioni umane, Il convegno prende spunto dalla pubblicazione “I papi e lo sport. Oltre un secolo di incontri e interventi da San Pio X a Papa Francesco” a cura di A. Stelitano, A. M. Dieguez, Q. Bortolato.Partendo dalla ricerca storica attraverso un secolo di interventi, da Papa San Pio X a Papa Francesco, il convegno vuole mostrare come il Cattolicesimo, la Chiesa e i Papi stessi, siano stati in rapporto con la cultura sportiva moderna e con il movimento olimpico sin dalle sue origini, smentendo altresì uno stereotipo radicato che contrapporrebbe la Chiesa allo sport.Basta ricordare l’incontro tra Pio X e il barone De Coubertin nel 1905 per l’organizzazione delle Olimpiadi a Roma o l’incoraggiamento che lo stesso Papa diede per la realizzazione dei giochi atletici nel cortile di San Damaso. Oppure Papa Ratti, Pio XI grande alpinista a cui sono dedicate due cime delle Alpi. Per non parlare di San Giovanni Paolo II e la sua passione profonda per lo sport e dell’attuale Papa Francesco, tifoso e attivo sostenitore del calcio e di tutto lo sport in generale.Una visione, quella che emerge, di uno sport a servizio dell’uomo e aperto alla trascendenza, di uno sport come linguaggio universale che elimina le barriere tra culture, paesi e religioni; di uno sport che si fonda sul rispetto, la dignità, l’educazione e il rapporto con gli altri.Un binomio dunque, apparentemente strano quello tra Chiesa e sport ma più che mai forte e caratterizzato delle molteplici influenze reciproche che i Papi hanno avuto nel corso di tutto il ‘900, secolo in cui il mondo dello sport è divenuto un fenomeno sociale totale e di massa. Un binomio messo in evidenza durante il convegno dal nostro intervento per sottolineare l’importanza del ruolo del manager sportivo come educatore di valori e come punto di riferimento nella crescita integrata dei giovani atleti. Noi finanziamo luoghi di sport, ma prestiamo profonda attenzione a ciò che avviene in questi luoghi, dal contenitore ai contenuti vogliamo investire su coloro che riescono a generare valore etico ed economico.
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