Gran Galà del Calcio: il Credito Sportivo premia i migliori attaccanti della Serie A!!

Undici premiati sul palco: Buffon; Dani Alves, Koulibaly, Bonucci e Alex Sandro; Nainggolan, Pjanic e Hamsik; Dybala, Higuain e Mertens, quest’ultimo con il premio consegnato direttamente dal nostro Commissario, Paolo D’Alessio. È stata una serata di gala e di premi quella di ieri sera organizzata dall’Associazione Calciatori a Milano e il nostro Istituto non poteva mancare, nella notte in cui il calcio ha celebrato se stesso e i giocatori hanno premiato i loro colleghi e colleghe, gli allenatori e gli arbitri. Soprattutto perché siamo accanto agli atleti e all’Assocalciatori durante la loro carriera ma soprattutto dopo: il presente – e i riconoscimenti dati ieri lo dimostrano – è importante, ma il futuro ancora di più. E allora serve essere accanto ai calciatori, soprattutto quelli meno famosi, per metterli nelle condizioni di avere, una volta tolti gli scarpini, maggiori opzioni e strumenti culturali e funzionali allo sviluppo del loro percorso futuro, non soltanto come allenatori. Sviluppo che passa anche dalla reputazione, e senza di essa non c’è futuro. Così come non c’è futuro senza impianti: siamo l’unica banca pubblica del Paese e abbiamo rilanciato ancora una volta la nostra missione finalizzata a contribuire al profondo rinnovamento del sistema calcistico che passa certamente dagli impianti, ma anche dalla reputazione e dalla credibilità dell’intero sistema, all’interno del quale il comportamento degli operatori non è un elemento marginale. Non lo è stato ieri, non lo sarà neppure in futuro.

Undici premiati sul palco: Buffon; Dani Alves, Koulibaly, Bonucci e Alex Sandro; Nainggolan, Pjanic e Hamsik; Dybala, Higuain e Mertens, quest’ultimo con il premio consegnato direttamente dal nostro Commissario, Paolo D’Alessio. È stata una serata di gala e di premi quella di ieri sera organizzata dall’Associazione Calciatori a Milano e il nostro Istituto non poteva mancare, nella notte in cui il calcio ha celebrato se stesso e i giocatori hanno premiato i loro colleghi e colleghe, gli allenatori e gli arbitri. Soprattutto perché siamo accanto agli atleti e all’Assocalciatori durante la loro carriera ma soprattutto dopo: il presente – e i riconoscimenti dati ieri lo dimostrano – è importante, ma il futuro ancora di più. E allora serve essere accanto ai calciatori, soprattutto quelli meno famosi, per metterli nelle condizioni di avere, una volta tolti gli scarpini, maggiori opzioni e strumenti culturali e funzionali allo sviluppo del loro percorso futuro, non soltanto come allenatori. Sviluppo che passa anche dalla reputazione, e senza di essa non c’è futuro. Così come non c’è futuro senza impianti: siamo l’unica banca pubblica del Paese e abbiamo rilanciato ancora una volta la nostra missione finalizzata a contribuire al profondo rinnovamento del sistema calcistico che passa certamente dagli impianti, ma anche dalla reputazione e dalla credibilità dell’intero sistema, all’interno del quale il comportamento degli operatori non è un elemento marginale. Non lo è stato ieri, non lo sarà neppure in futuro.