Golf Senza Frontiere e senza barriere! Festa finale, insieme a ICS, per i ragazzi disagiati

Una festa di sport per abbattere il disagio sociale. E’ quanto è andato in scena al Circolo Golfistico Fioranello, per il bell’epilogo del progetto di inclusione sociale attraverso la pratica del golf, rivolto a 25 ragazzi disagiati e a rischio esclusione e realizzato, con il nostro sostegno e in collaborazione con la FIG, dalla Onlus Sport Senza Frontiere.
Tanta emozione e soddisfazione tutte in una serata, dove finalmente, ad essere protagonisti, sono stati proprio loro bambini e teenagers di Tor Bella Monaca, complicata periferia romana.
Un importante esperimento di 9 mesi, quello del progetto “Golf Senza Frontiere”, che ha portato i ragazzi dalla strada al campo dandogli l’opportunità di frequentare un vero corso professionale di golf, con la supervisione di educatori e tecnici federali.
Crediamo da sempre nello sport come mezzo di inclusione sociale, ed è per questo che è sempre vivo il nostro impegno nelle iniziative di valore che portano buoni frutti. Grandi i risultati del progetto in termini di integrazione, socialità e benessere psicofisico, oltre che tecnici. Il golf è diventato parte della loro vita e strumento efficace per abbattere barriere e aumentare la fiducia in se stessi, nelle proprie capacità e nella società, non più percepita ora come estranea. Agli occhi di genitori e supporters sulle buche del campo, abbiamo assistito dunque a una performance itinerante di teatro danza, dove colpire la palla da Golf è divenuto metafora della vita e delle prove da superare. Trovare il coraggio per affrontare quest’impresa è un’esperienza epica che parte dall’ascolto della propria paura; un viaggio insieme, tra emozioni e fragilità, per arrivare alla conquista del “vello d’oro” ovvero il tiro perfetto. Che la palla vada in buca poco importa; la paura è superata ed è grande festa!
L’allenamento sano, nello sport come nella vita, continua! Ora c’è una nuova strada diversa che li aspetta, e noi siamo fieri di aver contribuito, con il nostro supporto nel progetto, a mettere una prima pietra.

 

Una festa di sport per abbattere il disagio sociale. E’ quanto è andato in scena al Circolo Golfistico Fioranello, per il bell’epilogo del progetto di inclusione sociale attraverso la pratica del golf, rivolto a 25 ragazzi disagiati e a rischio esclusione e realizzato, con il nostro sostegno e in collaborazione con la FIG, dalla Onlus Sport Senza Frontiere.
Tanta emozione e soddisfazione tutte in una serata, dove finalmente, ad essere protagonisti, sono stati proprio loro bambini e teenagers di Tor Bella Monaca, complicata periferia romana.
Un importante esperimento di 9 mesi, quello del progetto “Golf Senza Frontiere”, che ha portato i ragazzi dalla strada al campo dandogli l’opportunità di frequentare un vero corso professionale di golf, con la supervisione di educatori e tecnici federali.
Crediamo da sempre nello sport come mezzo di inclusione sociale, ed è per questo che è sempre vivo il nostro impegno nelle iniziative di valore che portano buoni frutti. Grandi i risultati del progetto in termini di integrazione, socialità e benessere psicofisico, oltre che tecnici. Il golf è diventato parte della loro vita e strumento efficace per abbattere barriere e aumentare la fiducia in se stessi, nelle proprie capacità e nella società, non più percepita ora come estranea. Agli occhi di genitori e supporters sulle buche del campo, abbiamo assistito dunque a una performance itinerante di teatro danza, dove colpire la palla da Golf è divenuto metafora della vita e delle prove da superare. Trovare il coraggio per affrontare quest’impresa è un’esperienza epica che parte dall’ascolto della propria paura; un viaggio insieme, tra emozioni e fragilità, per arrivare alla conquista del “vello d’oro” ovvero il tiro perfetto. Che la palla vada in buca poco importa; la paura è superata ed è grande festa!
L’allenamento sano, nello sport come nella vita, continua! Ora c’è una nuova strada diversa che li aspetta, e noi siamo fieri di aver contribuito, con il nostro supporto nel progetto, a mettere una prima pietra.