Dal 1916 forza, passione identità: festeggiamo insieme un secolo di Ars pugilistica!

Era il 2 marzo 1916 quando vennero poste le firme sul primo statuto della neonata Federazione Pugilistica Italiana in quel di Milano.
Sono dunque 100 anni quelli che festeggiamo, quelli fatti di grandi imprese, campioni, medaglie, cinture, palestre, fatica, allenamenti e sudore: la Noble Art italiana è la summa di queste e tante altre cose, che ne hanno fatto una storia sportivamente epica. E anche noi, che con la FPI abbiamo una collaborazione che dura da anni, abbiamo voluto partecipare ai tanti eventi celebrativi del Centenario il cui logo è stato anche riprodotto su un francobollo emesso per l’occasione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Tante le attività e le iniziative legate all’evento presentate in occasione della
conferenza stampa “100 anni della Federazione Pugilistica Italiana 1916-2016”, tra cui l’uscita del libro ufficiale che celebra la ricorrenza, ma il momento clou delle celebrazioni è la serata di gala 100 FPI, presentata dall’attore e doppiatore Pino Insegno, grande amico del Pugilato Italiano. 
La splendida Casa delle Armi del Foro Italico è stato infatti il palcoscenico di una serata in cui il padrone di casa e Presidente della FPI Alberto Brasca ha accolto le tantissime personalità istituzionali e del mondo dello spettacolo tra cui anche il nostro Commissario Paolo D’Alessio.
Serata emozionante con le premiazioni dei campioni di ieri e di oggi, con il quale la Federazione ha reso omaggio al suo primo secolo di storia.
Momento clou della serata il premio “Giuliano Gemma”, intitolato alla memoria dello straordinario attore scomparso nel 2014 che fu un grandissimo appassionato di  pugilato. Il riconoscimento è stato consegnato ai suoi colleghi e amici che hanno interpretato con lui storie di boxe come Francesco Salvi, Franco Neri e Alessandro Preziosi e a Nino Benvenuti per la sua vicinanza a Gemma, con il quale ha recitato nel film “Vivi o preferibilmente morti”.
Una serata davvero speciale: anche questa volta la boxe italiana che con la sua nobile storia fatta di grandi passioni è riuscita a stupirci e ad emozionarci.

Era il 2 marzo 1916 quando vennero poste le firme sul primo statuto della neonata Federazione Pugilistica Italiana in quel di Milano.
Sono dunque 100 anni quelli che festeggiamo, quelli fatti di grandi imprese, campioni, medaglie, cinture, palestre, fatica, allenamenti e sudore: la Noble Art italiana è la summa di queste e tante altre cose, che ne hanno fatto una storia sportivamente epica. E anche noi, che con la FPI abbiamo una collaborazione che dura da anni, abbiamo voluto partecipare ai tanti eventi celebrativi del Centenario il cui logo è stato anche riprodotto su un francobollo emesso per l’occasione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Tante le attività e le iniziative legate all’evento presentate in occasione della
conferenza stampa “100 anni della Federazione Pugilistica Italiana 1916-2016”, tra cui l’uscita del libro ufficiale che celebra la ricorrenza, ma il momento clou delle celebrazioni è la serata di gala 100 FPI, presentata dall’attore e doppiatore Pino Insegno, grande amico del Pugilato Italiano. 
La splendida Casa delle Armi del Foro Italico è stato infatti il palcoscenico di una serata in cui il padrone di casa e Presidente della FPI Alberto Brasca ha accolto le tantissime personalità istituzionali e del mondo dello spettacolo tra cui anche il nostro Commissario Paolo D’Alessio.
Serata emozionante con le premiazioni dei campioni di ieri e di oggi, con il quale la Federazione ha reso omaggio al suo primo secolo di storia.
Momento clou della serata il premio “Giuliano Gemma”, intitolato alla memoria dello straordinario attore scomparso nel 2014 che fu un grandissimo appassionato di  pugilato. Il riconoscimento è stato consegnato ai suoi colleghi e amici che hanno interpretato con lui storie di boxe come Francesco Salvi, Franco Neri e Alessandro Preziosi e a Nino Benvenuti per la sua vicinanza a Gemma, con il quale ha recitato nel film “Vivi o preferibilmente morti”.
Una serata davvero speciale: anche questa volta la boxe italiana che con la sua nobile storia fatta di grandi passioni è riuscita a stupirci e ad emozionarci.