Credito Sportivo: fede e sport fanno squadra.

Si è svolta venerdi 11, nella sede del Credito Sportivo, e alla presenza del Commissario Straordinario Paolo D’Alessio, la presentazione del libro di Edio Costantini, “Uno sport per l’uomo aperto assoluto”, dove illustri personalità hanno creato un piacevole dibattito sulla relazione tra fede e pratica sportiva.
“Un pensiero forte e il recupero della capacità educativa” : queste le priorità dello sport secondo Costantini, già presidente del CSI. E Mons Mario Lusek, conosciuto sia per il ruolo più istituzionale nella CEI, sia perché cappellano della nazionale azzurra, ha concordato con l’autore; consapevole dello stretto rapporto che lega Chiesa e Coni ha ribadito infatti la necessità che gli oratori, luoghi naturali per la crescita dello sport diventino veri e propri “laboratori di talenti”. Lo sport è un bene educativo e la Chiesa deve tornare ad avere un approccio educativo integrale nella crescita dei ragazzi, ha continuato Mons. Giuliodori, che insieme a Mons. Sanchez ha sottolineato che lo sport è “espressione di cultura” a patto però che non venga ridotto a bene commerciale.
E ne hanno parlato anche campioni come Novella Calligaris e Vladimir Petkovic, che nel concludere il suo intervento, ha auspicato anche un percorso di accompagnamento nella vita dei giovani atleti, molti dei quali, ha detto il mister biancoceleste, devono essere aiutati a capire che dopo la pratica sportiva c’è la vita.

Si è svolta venerdi 11, nella sede del Credito Sportivo, e alla presenza del Commissario Straordinario Paolo D’Alessio, la presentazione del libro di Edio Costantini, “Uno sport per l’uomo aperto assoluto”, dove illustri personalità hanno creato un piacevole dibattito sulla relazione tra fede e pratica sportiva.
“Un pensiero forte e il recupero della capacità educativa” : queste le priorità dello sport secondo Costantini, già presidente del CSI. E Mons Mario Lusek, conosciuto sia per il ruolo più istituzionale nella CEI, sia perché cappellano della nazionale azzurra, ha concordato con l’autore; consapevole dello stretto rapporto che lega Chiesa e Coni ha ribadito infatti la necessità che gli oratori, luoghi naturali per la crescita dello sport diventino veri e propri “laboratori di talenti”. Lo sport è un bene educativo e la Chiesa deve tornare ad avere un approccio educativo integrale nella crescita dei ragazzi, ha continuato Mons. Giuliodori, che insieme a Mons. Sanchez ha sottolineato che lo sport è “espressione di cultura” a patto però che non venga ridotto a bene commerciale.
E ne hanno parlato anche campioni come Novella Calligaris e Vladimir Petkovic, che nel concludere il suo intervento, ha auspicato anche un percorso di accompagnamento nella vita dei giovani atleti, molti dei quali, ha detto il mister biancoceleste, devono essere aiutati a capire che dopo la pratica sportiva c’è la vita.