A MILANO IN RICORDO DI ARPAD WEISZ, INDIFFERENZA E RAZZISMO FUORI DAL CAMPO

 

Nella sala conferenze del Memoriale della Shoah,  al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, il mondo del calcio, e non solo, si è riunito per ricordare Arpad Weisz, allenatore ebreo-ungherese che vinse uno scudetto con l’Inter e due con il Bologna e morì nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz. Dal 25 febbraio al 14 aprile 2019 è aperta al pubblico la mostra a lui dedicata, “Arpad Weisz, se il razzismo entra in campo”, che intende evidenziare il rapporto tra sport e diversità e far comprendere che lo sport può aiutare a veicolare i valori positivi, combattendo quelli negativi anche al proprio interno.

Il nostro Istituto, come partner della mostra, ha voluto testimoniare con la propria presenza proprio l’importanza del messaggio che la storia di Weisz porta ancora oggi con sé.

 

 

Nella sala conferenze del Memoriale della Shoah,  al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano, il mondo del calcio, e non solo, si è riunito per ricordare Arpad Weisz, allenatore ebreo-ungherese che vinse uno scudetto con l’Inter e due con il Bologna e morì nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz. Dal 25 febbraio al 14 aprile 2019 è aperta al pubblico la mostra a lui dedicata, “Arpad Weisz, se il razzismo entra in campo”, che intende evidenziare il rapporto tra sport e diversità e far comprendere che lo sport può aiutare a veicolare i valori positivi, combattendo quelli negativi anche al proprio interno.

Il nostro Istituto, come partner della mostra, ha voluto testimoniare con la propria presenza proprio l’importanza del messaggio che la storia di Weisz porta ancora oggi con sé.